Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Presentiamo una forte lastra di vetro mn a facce parallele ad un fascio di raggi propagantesi nella direzione di RA, direzione obliqua relativamente
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chiamasi oggettivo di 1/4 di lastra, perchè serve a produrre una immagine sopra di una lastra della grandezza di centimetri 9x12. Il n° 2 è l
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lastra sensibile nella posizione del vetro
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La camera oscura si costruisce di varie dimensioni, cioè per 1/4 di lastra (cent. 9x12), per 1/2 lastra (cent. 12x18), per lastra intiera che è di
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2° Nell’introdurre nell’acido una lastra di zinco, e nella soluzione del sale introdurre la lastra di rame da inargentare inverniciata nel suo
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Ripulimento della lastra. — Se la lastra di vetro è nuova, non ha mai servito, lavala con acqua, ed asciugala con tovagliuolo. Poni la lastra così
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L’applicazione dell’albumina sul vetro si può dividere in due parti principali: 1° Ripulimento della lastra; 2° Spargimento dell’albumina sulla
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Se invece la lastra da ripulire non è nuova, ha già servito al fotografo, sarà ricoperta di albumina o di una prova negativa che si vuole cancellare
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Spargimento dell’albumina sulla lastra. — Prendi con attenzione la tua lastra di vetro nella cassetta a incanalature ove la ponesti dopo di averla
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dissimo di sopra, e portala nel mezzo della lastra, avvicinando a questa la pipetta il più che sia possibile senza toccarla. Se non hai a tua disposizione
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La lastra albuminata, da cui venne tolta l'albumina eccedente, si porta a seccare spontaneamente al sicuro dalla polvere in una cassetta apposita
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Dopo pochi istanti il bastone tiene fortemente la lastra da permettere di maneggiarla col suo mezzo, come con un manico.
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In qualunque maniera si proceda per introdurre la lastra nel bagno sensibilizzatore bisogna aver cura che la lastra rimanga nel bagno per 25 secondi
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In questo metodo di sensibilizzare alcuni usano prendere la lastra o con un filo di argento piegato per metà e munito di quattro uncini divergenti
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Quando l’albumina sarà tutta a contatto della superficie del liquido, la lastra tende a galleggiarvi sopra e l’operatore approfittando di questa
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, mescolata con aceto nitrato e versata sulla lastra, farà aumentare la sensibilità quasi del doppio.
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’intensità e la qualità della luce, la sensibilità della lastra, la lunghezza del foco e la grandezza dell’apertura dell’oggettivo, la temperatura ed
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Se tutto va bene innalza ora lo sportello che ancora copre la tua lastra sensibile. La luce inviata dagli oggetti e trasmessa dalla lente verrà a
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lontani (50 metri p. e.) e si allontana o si avvicina la lente alla carta oliata sino che l’immagine sopra di questa sia nitida. La lastra albuminata
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Quest’immagine,che si nasconde al nostro sguardo, che si trova sulla lastra fotografica in uno stato latente, noi potremo renderla visibile
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Devi fare attenzione che il liquido copra uniformemente lo strato di albumina, ed a tal fine osserverai che la lastra sia perfettamente orizzontale
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Poni la lastra orizzontalmente sopra di un treppiede a viti calanti e nel mezzo di essa versa la soluzione di acido gallico.
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Tolta che avrai la lastra impressionata dalla camera oscura, va a chiuderti nel gabinetto debolmente rischiarato dal lume di una candela, o da una
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Dopo che l’acido gallico rimase per 5 minuti circa sullo strato impressionato dalla luce, inclina la tua lastra verso uno dei suoi angoli e fa
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Mettevano la lastra impressionata in un bacino contenente una soluzione di acido gallico, ed in tanta quantità, che essa potesse coprire tutta la
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Prendi colla mano sinistra la lastra e versa sopra l'immagine dell'acqua in abbondanza onde lavarla assai bene. Un litro di acqua versato con sottile
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Si riconosce in ogni caso se la proporzione dell’ioduro contenuta nel collodio è buona dall’aspetto che prende la lastra collodionata nel bagno
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3° Si osserva se l’orifizio del fiasco è ben pulito e non contiene delle bave staccate di collodio secco, quindi si versa nel mezzo della lastra una
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1° Colla mano sinistra si prende la lastra ripulita per un angolo, e la si sostiene orizzontalmente coi diti indice e medio allungati, ed aperti in
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4° Appena che la lastra sarà tutta coperta di collodio, leggermente si abbassa sull’orifizio del fiasco l’angolo della lastra più vicino alla persona
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La lastra collodionata si deve tosto sensibilizzare prima che essa si essichi troppo fortemente.
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Nel versare il collodio sulla lastra val meglio che esso venga versato in troppo grande quantità, che in quantità troppo piccola. Nel primo caso si
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’ elevate, p. e. di 5 centimetri, ed un po’ più largo della lastra a sensibilizzare, nell’alzare da un lato il bacino stesso per mettere a nudo una parte del
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2aApparenza oleosa della lastra, e necessità di farla sparire
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collodio a mescolarsi col bagno sensibilizzatore. Lasciando la lastra collodionata nel bagno per un tempo sufficientemente lungo, l’etere e l’alcool si
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La lastra collodionata poi, la quale nel suo sensibilizzamento si manifesta troppo tardiva a prendere una tinta lattea nel bagno sensibilizzatore
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Il sintomo più certo che la mescolanza e compenetrazione dell’etere e dell’alcool della lastra collodionata sono perfette, si ha nella facilità con
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La posa dovendo immediatamente aver luogo dopo della sensibilizzazione della lastra, affinchè il collodio non perda una gran parte della ricevuta
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Se noi supponiamo ora che la lastra di vetro smerigliato sia parallela alla retta AB, la retta Oo che è parallela ad AB sarà anche parallela alla
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La lastra collodionata sensibile, appena che sia stata impressionata nella camera oscura, si deve riportare immediatamente nel gabinetto illuminato
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lastra dal quadro che servì a portarla nella camera oscura, la colloca ben a livello su di un treppiede a viti calanti, oppure la sostiene col così detto
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del sensibilizzare servì a lavare lo strato sensibilizzato) il liquido incomincia ad alterarsi ed assumere un aspetto bruno sopra della lastra. Finchè
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Si ricopre una lastra di vetro con collodio iodurato, quindi si sensibilizza la lastra nel modo ordinario. Se il collodio è vecchio, o contiene molto
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La lastra si lascia nell’aceto-nitrato per circa 30 secondi, si lava nell’acqua, si fa seccare, e si conserva in un sito riparato dalla luce sino al
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La lastra collodio-albuminata, quando è perfettamente secca, si sensibilizza nuovamente, ma ora con aceto-nitrato d’argento, e questo può benissimo
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La lastra collodionata, sensibilizzata, e lavata molto bene con acqua, si ricopre con una soluzione di tannino contenente 3 parti di tannino per 100
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La macchina a copiare si compone di una lastra di cristallo e di una tavoletta di legno che si possono comprimere insieme.
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La carta sensibile e la prova negativa si mettono tra la lastra di cristallo e la tavoletta di legno in modo che durante l'esposizione alla luce
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Si ripulisce una lastra di acciaio con un miscuglio di aceto e di acido solforico, si stende sopra di essa uno strato di gelatina contenente in
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Ora per incidere questa lastra si impiega il miscuglio di un volume di acido nitrico a gradi 36, 8 volumi di acqua distillata, e 2 volumi di alcool a
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